CUORE E APPARATO CARDIO CIRCOLATORIO

IL TRAPIANTO CARDIACO

L’ Insufficienza Cardiaca (IC) o Scompenso Cardiaco (SC) è una manifestazione clinica caratterizzata da una cattiva funzione del cuore, che, nonostante una corretta terapia, non è più in grado di assicurare un adeguato apporto di sangue all’intero organismo.
L’IC rappresenta lo stadio terminale di molte cardiopatie, interessando circa il 2% della popolazione generale; in Italia oltre un milione di pazienti sono affetti da questa patologia. Nonostante i grandi progressi terapeutici ottenuti negli ultimi anni la sua prevalenza è in continua crescita e la prognosi di tale condizione è ancora molto sfavorevole con un tasso di mortalità a 5 anni di circa il 50%.
Il trapianto cardiaco è, ad oggi, il trattamento di scelta per lo scompenso cardiaco avanzato e refrattario alle cure mediche; è un intervento chirurgico ormai consolidato che presenta ottimi risultati di sopravvivenza.
Il Programma Trapianto Cardiaco si basa su un intenso e complesso sistema che va dall’intervento chirurgico, al monitoraggio intensivo precoce ad una sorveglianza clinica che prosegue per tutta la vita.
Il paziente dopo il trapianto deve eseguire una serie di controlli clinico-strumentali per mantenere al meglio la funzione dell’organo trapiantato e quindi il personale stato di salute

La possibilità di effettuare un trapianto cardiaco dipende dalla possibilità che ci sia un donatore e che il cuore del donatore sia un organo sano e compatibile con il paziente che dovrà riceverlo.
Ancora oggi il numero di donatori è purtroppo di gran lunga inferiore rispetto ai pazienti che aspettano la possibilità di questo intervento e sono molto lunghi i tempi di attesa, ne consegue che la mortalità dei pazienti in lista è molto alta.
È allora necessario promuovere campagne di sensibilizzazione alla donazione per potere offrire una maggiore possibilità di sopravvivenza a pazienti drammaticamente segnati dall’inesorabile decadimento della funzionalità del proprio cuore.
Donare i propri organi dopo la morte consente di salvare tante vite.
Per la donazione dei propri organi dopo la morte ogni cittadino maggiorenne può esprimere il proprio consenso in modi differenti:

  • Al momento del rilascio o rinnovo della carta d’identità presso gli uffici anagrafe dei comuni;
  • Mediante compilazione del modulo dell’AIDO (Associazione Italiana Donatori Organi);
  • Firmando il modulo presso la propria Azienda Sanitaria Locale (ASL) di riferimento;
  • Compilando il tesserino del CNT o il tesserino blu del Ministero della Salute;
  • Riportando la propria volontà su un foglio bianco, comprensivo di data e firma.

La dichiarazione resa al Comune, ASL o AIDO viene registrata nel Sistema Informativo Trapianti (SIT).
Sebbene con un trend in aumento solo il 21.6% dei maggiorenni ha registrato la propria volontà al comune con una proporzione più bassa nelle regioni meridionali.
Quello che è più grave notare è il consistente tasso di opposizione alla donazione registrato che continua ad essere alto. Nel 2021 questo dato si attesta al 28,6% delle segnalazioni.

Concludendo si può affermare che il Trapianto di cuore è una terapia salvavita di scelta in molti casi di insufficienza cardiaca avanzata; è necessario un costante e continuo controllo del paziente cardiotrapiantato da parte di specialisti che si occupano del follow-up, in modo da poter preservare il più a lungo possibile in buona salute il paziente sottoposto a trapianto cardiaco.