CUORE E PREVENZIONE
IL CUORE: SE LO AMI NON TI TRADISCE

IPERTENSIONE ARTERIOSA E VIAGGIO

I livelli di organizzazione sociale, le necessità connesse alle varie attività lavorative, le esigenze derivanti dalla cultura, i bisogni di evasione e tanti altri fattori rendono ragione del ruolo che ha il viaggio nella società e della sua elevata, anche se articolata e varia, ricorrenza nella vita dei singoli individui. 

D'altra parte nelle popolazioni dei Paesi Occidentali l'Ipertensione Arteriosa risulta essere una condizione patologica ad elevata prevalenza: secondo i dati dell'Osservatorio Epidemiologico Cardiovascolare, nell'ambito della popolazione italiana di età compresa tra 35 e 74 anni, risulta iperteso circa il 33% degli uomini e circa il 31% delle donne. L'iperteso che viaggia diviene, così, un evento ad elevata frequenza

Da questa constatazione scaturisce la necessità di sapere se la condizione di viaggio ha effetti specifici sui valori della Pressione Arteriosa e se gli individui ipertesi devono adottare particolari accorgimenti allorquando programmano un viaggio.

Gli elementi che caratterizzano un viaggio sono numerosi:

  • in base alla frequenza con cui si svolge, un viaggio può essere occasionale o abituale;
  • può avere motivazioni molto diverse tra loro: necessità di lavoro o voglia di evasione; 
  • il viaggio comporta spostamenti che si diversificano sia per le distanze percorse che per la allocazione geografica della sede di destinazione, sia per i tempi di percorso che per il mezzo di trasporto; 
  • ogni viaggio si caratterizza anche per gli effetti che produce sulle abitudini di vita (per esempio le modificazioni del ritmo sonno-veglia), sulle condizioni ambientali nelle quali l'individuo vive abitualmente (importanti le esposizioni alle brusche modificazioni di temperatura), sulle abituali attività fisiche (prestazioni eccessive sia per quantità che per qualità); 

da tenere presente anche il ruolo dell'assunzione di sostanze finalizzata a controllare gli effetti del viaggio (per esempio la melatonina).

I valori della Pressione Arteriosa nel singolo individuo sono, in ogni momento, espressione di un equilibrio dinamico tra gli effetti sia delle varie condizioni che caratterizzano la quotidianità sia dell'attività del sistema nervoso autonomo. Ciò rende ragione della variabilità e della complessità che caratterizza la condizione di Ipertensione Arteriosa.

Considerata sia la complessità e la variabilità della risposta della pressione arteriosa agli stimoli sia l'enormità delle combinazioni in cui si possono articolare gli elementi che caratterizzano la condizione di viaggio, diviene difficile produrre modelli comportamentali da proporre ai soggetti ipertesi che affrontano un viaggio.

Tuttavia dall'insieme dei dati disponibili, delle valutazioni fisiopatologiche e delle esperienze cliniche si possono trarre delle indicazioni pratiche che possono essere utili per prevenire complicazioni cardiovascolari; queste indicazioni vengono sintetizzate in una proposta di "Decalogo per l'iperteso che viaggia":

  1. Impara a misurare la tua pressione arteriosa e la tua frequenza cardiaca.
  2. Con l'aiuto del tuo medico impara a riconoscere i sintomi di una eventuale crisi ipertensiva.
  3. Quando programmi un viaggio, intensifica i controlli prima della partenza e assicurati che i valori della tua pressione arteriosa siano adeguatamente controllati; se hai valori pressori molto elevati rimanda il viaggio.
  4. Se usi la macchina, non avere preoccupazioni perché la tua pressione non subisce modificazioni significative; evita, comunque, di stare alla guida per molte ore di seguito.
  5. Se usi l'aereo, sappi che puoi avere un aumento della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca.
  6. Se vai in montagna, stai a riposo il primo giorno e pratica attività fisica con progressione.
  7. Non esporti a grosse escursioni termiche; in particolare proteggiti dalle temperature troppo basse.
  8. Quando programmi un viaggio, evita la perdita del sonno; se non puoi farne a meno, sappi che, non dormendo o dormendo poco, puoi avere un aumento della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca.
  9. Se, nonostante tutti gli accorgimenti, una volta a destinazione, accusi cardiopalmo e dispnea, verifica i tuoi valori di pressione arteriosa; se sono molto elevati, consulta un medico.
  10. Se ti curi con un calcio-antagonista, usa con cautela la melatonina perché potresti neutralizzare l’effetto del farmaco.