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Salute cuore
Salve, sono il ragazzo di 25 anni che ha l'emiblocco anteriore sinistro, tempo fa scrissi. Ho fatto ecg sotto sforzo, ecg ed eco tutto nella norma. Il mio unico problema è che specialmente la notte a letto sento il cuore e mi dà fastidio, sembra tipo che trema o che batte forte. Come posso evitare episodi del genere? E perché avviene ciò? La causa è che mi concentro sull'attività del cuore? Se tutti lo fanno è normale sentirlo? Quali sono i stili da seguire per evitare ciò? Ho iniziato ad andare due volte a settimana nuoto e faccio 2 volte a settimana posturale da quando ero piccolo per la scoliosi. Di solito i giorni che non vado a nuoto mi faccio anche una passeggiata di un'ora, quasi sempre. Qualche consiglio per mantenere in salute il cuore ed evitare questi spiacevoli eventi? Grazie
Risposta
come già detto. tutti gli esami escludono che in atto lei abbia problemi cardiaci. invece i sintomi che descrive sembrano quelli di un attacco di panico, per cui dovrebbe consultare uno specialista. Per quanto riguarda invece gli stili di vita, mi sembra che lei sia a buon punto con l'esercizio fisico. Non fumi e segua una dieta equilibrata. Consulti per ulteriori approfondimenti il materiale educazionale contenuto nel nostro sito.
sono affetto da aritmia fibrilazione atriale
sono affetto da aritmia fibrillazione atriale, posso fare uso del viagra
Risposta
Se la frequenza della fibrillazione è controllata (anche con farmaci), lei non assume nitroderivati e non ha avuto un evento coronarico (infarto o similari) negli ultimi 6 mesi non vi sono controindicazioni al sildenafil (le consiglio in futuro farmaci della stessa classe ma con azione prolungata, es vardenafil o taladafil)
Fibrillazione Atriale P.
Ho appena ricevuto la vostra risposta in merito alla decisione della scelta tra convivenza con F.A. e trattamento con amiodarone. In realtà sono terrorizzato dalle complicanze possibili di questo farmaco su diversi organi ( sono monorene dal 2015 !) che dopo qualche tempo potrebbero insorgere costringendomi in qualche modo ad interrompere il trattamento e orientarmi comunque a convivere con la F.A."controllando semplicemente la frequenza cardiaca" come mi avete voi suggerito. In proposito chiedo :come fare tale controllo? Quali sono le complicanze possibili nel rimanere in F.A. ? Ed in ultima analisi, se dovessi decidere di sospendere l' amiodarone , posso tentare di riprovare con un dosaggio superiore il Sotalolo , risultato inefficace a dosi di 40 mg.x 2 ? Dopo il vostro consiglio potrò discutere serenamente del problema con il mio cardiologo. Ancora grazie
Risposta
Le complicanze connesse al restare in fa sono quelle emboliche (che però sono efficacemente contrastate dalla terapia anticoagulante) e quella di una ridotta funzionalità del cuore (che va monitorata con l'ecocardiogramma e i peptidi natriuretici). Una volta scelta l'opzione del controllo della frequenza i farmaci utilizzati sono i calcioantagonisti non diidropiridinici verapamil e diltiazem, la digitale (che però in un mononefro potrebbe essere problematica) e i vari betabloccanti. Tra questi ultimi proprio il sotalolo avrebbe il vantaggio di una azione anche potenzialmente utile sul mantenimento del ritmo sinusale, da ottenere però prima nel suo caso con una cardioversione.
F.A. Persistente
Buon giorno. Ho 76 a. ed ho una lunga storia di F.A. : ablazione T.C. nel 2010 con risultato soddisfacente. Comparsa di F.A. nel 2017 che ha richiesto il Sotalolo 40 mgx2 in aggiunta alla te. ipertensiva con Losartan 100 1 c.+Eliquis 5 mg 1 c.x2. Nell' ottobre 2019 cardioversione elettrica senza risultato ripetuta dopo un mese di trattamento con Amiodarone, e questa volta ad esito favorevole. Alla dimissione mi è stata prescritta la seg. terapia: Almarytm 100 mg. x2, Losartan 50 mg. 1 c., Bisoprololo 1,25 mg, 1 c., Amlodipina 5 mg. 1 c., Eliquis 5 mg. x 2. Devo dire che la P.A. è rimasta stabile ma dopo un breve periodo è ricomparsa la F.A. L'aritmologo consultato mi sconsiglia l' ablazione T.C. in quanto nel mio caso avrei solo il 30% di buoni risultati. Lo stesso conclude dicendomi che le mie alternative sono due : convivere con la F.A. oppure seguire il trattamento con Amiodarone 200 mg x2 ( al posto della Flecainide)per due settimane e poi proseguire con 1 c. al giorno. Così ho fatto. Dopo 3 giorni dall' inizio del trattamento sono tornato in ritmo sinusale e sto bene. La mia domanda. Ho letto sulle gravi complicanze che il farmaco può dare e sono abbastanza preoccupato di doverlo prendere per sempre: tiroide, polmone, fegato ecc. sono gli organi che possono essere compromessi, quali consigli può darmi per riconoscere in tempo gli eventuali danni, dopo quanto tempo questi possono comparire? Ringrazio per la risposta.
Risposta
credo che lei stesso abbia capito che visto che la seconda ablazione non sarebbe verosimilmente efficace e che il sotalolo non è servito, l'alternativa all'amiodarone è convivere con la fibrillazione controllando semplicemente la frequenza cardiaca, cosa che in effetti non è una ipotesi da non rendere in considerazione. E' difficile prevedere gli effetti dell'amiodarone e in quanto tempo si possano manifestare; tuttavia se controlla semestralmente gli esami ematochimici per il cuore e la tiroide ed effettua annualmente una rx torace e una spirometria ed anche una visita oculistica ci si potrebbe accorgere in tempo di eventuali effetti collaterali dell'amiodarone. in caso di loro comparsa dovrebbe solo tenere sotto controllo la frequenza cardiaca come dicevamo; tuttavia se i problemi fossero solo a carico della tiroide esiste una alternativa all'amiodarone, il dronedarone.
Infarto acuto del miocardio
esito RM Cuore con e senza MDC Salve a inizio di Gennaio del 2020 sono stato ricoverato per Sindrome coronarica acuta ST sopra per occlusione acuta trombotica dell'arteria discendente anteriore trattata mediante PCI primaria del tratto prossimale-medio con posizionamento di DES. Dopo circa un mese ho effettuato RM con e senza mezzo di contrasto con la seguente refertazione: Ventricolo sx: spessore del setto interventricolare in telediastole 12 mm, spessore della parete posteriore in telediastole 8 mm con volumi nella norma, volume telediastolico 146 ml (indicizzato 72 ml/m2), volume telesistolico 51 ml (indicizzato 25ml/m2) stroke volume 95 ml ( indicizzato 47 ml/m2) portata ventricolare sinistra 6.1 l/min indice cardiaco 3.0 l/min/m2 funzione ventricolare sx nella norma frazione di eiezione 65% cinetica regionale, sfumata ipocinesia anteriore basale, anteriore media, anteriore distale, anterosettale basale, anterosettale media, inferosettale media. WMSI 1.35 massa ventricolare sx nei limiti della norma 177 g (indicizzata 87 g/m2) Ventricolo dx: con volumi nei limiti della norma, volume telediastolico 176 ml (indicizzato 87 ml/m2) volume telesistolico 76 ml (indicizzato 37 ml/m2) stroke volume 100 ml (indicizzato 49 ml/m2) portata ventricolare dx 6.5 l/min funzione ventricolare dx nella norma frazione di eiezione 56% cinetica regionale nella norma. Atrio sx nei limiti: area planimetrica 17 cm2 Atrio dx nei limiti area planimetyrica 23 cm2 ...segue refertazione Nelle sequenze T2-STIR si apprezza iperintensità di segnale a livello della parete anteriore basale anteriore media ed anteriore distale, del setto anteriore ed inferiore basale e medio e setto distale compatibile con edema miocardico. Dopo l'iniezione di m.d.c. si riscontra enhancement tardivo nel miocardio ventricolare sinistro ad estensione subendocardica a livello anteriore basale anteriore medio anteriore distale del setto anteriore basale del setto anteriore medio del setto distale dell'apice (pattern ischemico). Gentilmente potreste tradurmi in un linguaggio comprensivo l'esito di questo referto. Grazie di cuore!
Risposta
sono molto dispiaciuto nel constatare che ormai si dà importanza solo ai risultati degli esami strumentali magari i più sofisticati possibili e non alla clinica. I dati della risonanza sono compatibili con gli esiti dell'infarto e mostrano una lieve compromissione cardiaca, ma avrebbe ottenuto risultati parimenti informativi da un semplice ecocardiogramma, e senza mezzo di contrasto. Sinceramente la RM postinfarto non è un esame di routine, e quindi dovrebbe chiedere a chi gliela ha prescritta le motivazioni. Ma ripeto sono ben altre le informazioni che dovrebbero interessare, e cioè se ha smesso di fumare (se era fumatore), se il colesterolo LDL è sotto 55 mg/dl, se i suoi valori pressori sono sotto 130/80 mmHg, se la sua glicemia è sotto 100 mg/dl, se pratica regolarmente esercizio fisico, se segue una dieta equilibrata, se assume regolarmente la terapia assegnata e sopratutto se ha disturbi o meno.
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