
Scolate i ceci, già lessati in precedenza (naturalmente da Voi e non in scatola), e conditeli in una scodella o in una zuppierina con le spezie, il sale e l’olio. Fate riposare per almeno 30 minuti, meglio ancora alcune ore, quindi mescolate bene e scaldateli a bagnomaria o nel microonde, guarniteli con alcune foglie di alloro e serviteli caldi o tiepidi, come antipasto.
L’aroma caratterizzante del piatto è la polvere di cumino che potete usare generosamente, a vostro gusto, e che lo differenzia nettamente dai piatti di ceci serviti frequentemente, ad esempio, in Toscana. Se non amate il peperoncino, potete sostituirlo con del pepe nero (ma ci perderete …), se invece lo amate molto abbondate tranquillamente nella dose. Il piatto può essere servito anche freddo, ma caldo emana più intensamente gli aromi, che gli conferiscono un sentore di oriente.
I ceci sono i semi di una pianta erbacea annuale della famiglia delle Leguminose, originaria del Medio Oriente e coltivata da tempo immemore in tutti i paesi del bacino mediterraneo. I ceci sono tra i legumi più consumati al mondo. In Italia vengono coltivati un po’ in tutte le regioni, con prevalenza al centro (Toscana, Umbria, Lazio) e al sud (Sicilia, Puglia), anche se non in grandissime quantità. In commercio si trovano facilmente i ceci messicani, più grossi e più teneri di quelli coltivati in Italia.
La preparazione dei ceci secchi è piuttosto lunga, in quanto vanno lasciati in ammollo con un cucchiaino di bicarbonato per 24 ore e poi cotti a lungo, a fuoco lento, dalle 2 alle 3 ore, con 1 o 2 foglie di alloro.
Tra i legumi, sono fra i più ricchi di calorie (316 kcal/100 g se secchi, 120 kcal se secchi e bolliti, 100 kcal in scatola e scolati): contengono il 6% di grassi (mentre i fagioli, le lenticchie e i piselli ne possiedono solo al massimo il 2%), una elevata quantità di carboidrati (circa 55%), mentre le proteine vegetali ammontano mediamente ad un 20%; sono ricchi di sali minerali (come potassio, calcio, fosforo, magnesio, manganese, ferro e zinco) e vitamine (del gruppo A, C, E). Contengono una discreta percentuale di acido linoleico e quindi possono essere considerati una discreta fonte di grassi essenziali.