POLPETTE DI CECI ALLO ZENZERO
Ingredienti per: 4 persone
Tipologia: Secondo
Calorie totali: 900 kcal
Calorie porzione: 225 kcal
INGREDIENTI
Ceci già lessati da voi, non in scatola : 300 gr
Olio extravergine d'oliva : 2 cucchiai
Pangrattato : 40 gr
Pepe di Caienna : a piacere
Pepe nero : a piacere
Pomodori maturi, rossi e sodi : 300 gr
Prezzemolo tritato : 1 cucchiaio
Sale : q.b.
Scalogno : 2
Uovo intero : 1
Zenzero fresco : 1 pezzetto di circa 6 cm

Sgocciolate i ceci e metteteli nel mixer, assieme all’uovo, al prezzemolo tritato, allo zenzero pulito dalla scorza e tagliato a piccoli pezzi o già grossolanamente tritato ed a 2 cucchiai di pangrattato. Salate (con parsimonia) e aggiungete pepe nero e pepe di Caienna a vostro piacimento. Tritate in modo da ottenere un impasto granuloso, non troppo liquido, di modo che possiate lavorarlo e dargli la forma. Passate le mani nel pangrattato, prendete un grosso cucchiaio di impasto, rotolatelo in una ciotola contenente abbondante pangrattato e formate delle polpette schiacciate. Spennellate con poco olio la teglia del microonde e adagiatevi le polpette, via via che le formate. Ungete la superficie con un filo d’olio, attivate la funzione crisp e cuocete per 5 minuti. Quindi capovolgetele e proseguite la cottura per altri 5 minuti. Estraete la teglia dal forno, fate riposare 2 minuti e disponete le polpette nel piatto, guarnite con i pomodori affettati, lievemente salati.

Potete condirli con un filo d’olio, ma non è indispensabile. Se il pomodoro è realmente maturo e di buona qualità non ha bisogno di essere ulteriormente insaporito. Potete usare i ceci lessi disponibili in commercio in cartoni o barattoli: il risultato sarà inferiore, ma comunque non disprezzabile. L’uovo è utile per legare le polpette, ma potete sostituirlo con un poco dell’acqua di cottura dei ceci.

Le uova di gallina (peso medio 60 gr) sono un alimento prezioso per il loro alto potere nutrizionale (circa 80 - 100 calorie) e occupano il primo posto nella scala degli alimenti ad alto valore biologico: sono infatti una fonte concentrata di proteine di origine animale, ricche di aminoacidi solforati, in grado di contribuire alla copertura di buona parte del fabbisogno proteico giornaliero. I lipidi sono in maggior parte acidi grassi insaturi e polinsaturi (con una prevalenza di acido linoleico) più che di acidi grassi saturi. Un uovo è formato in media da: acqua 65,5%, proteine 12%, grassi 11%, minerali 11,5%. L’albume (o bianco d’uovo), circa il 60% del peso totale e pari a 37 gr, apporta 43 calorie per 100 gr ed è costituito prevalentemente da una soluzione acquosa di albumina al 10 - 13%, ma non contiene lipidi. Nel tuorlo (o rosso d’uovo) sono contenuti fosforo, calcio, ferro, zinco, vitamina A, B1, D, E e una quantità di colesterolo di circa 220 mg, quasi l'80% del fabbisogno giornaliero consigliato ai soggetti normolipemici (300 mg al giorno) e superiore ai 200 mg al giorno che non deve superare chi ha il colesterolo alto. Nonostante questo, l’alto valore nutrizionale delle uova ne consiglia un moderato consumo anche a chi ha il colesterolo alto: quante uova sia consigliabile consumare in una settimana resta controverso, vista la complessità della loro composizione e perché dipende non solo dal livello di colesterolo nel sangue e dal rischio cardiovascolare globale, ma anche dalla dieta seguita, ed in particolar modo dalla quantità di altri grassi saturi assunti, e dallo stile di vita praticato. Le raccomandazioni delle società scientifiche sono oggi meno rigide che in passato, anche se restano tendenzialmente conservative e prudenziali, consigliando agli ipercolesterolemici di non superare 2 uova alla settimana, distribuite nei vari giorni. Questa limitazione ha il vantaggio di tenere conto anche delle uova consumate inconsapevolmente, perché contenute in modo più o meno occulto in altri alimenti (paste gialle, ravioli, torte di verdura, cibi impanati, biscotti, dolci, gelati di crema, ed un elenco quasi infinito). Dall’1 gennaio 2004 le uova devono riportare un codice alfanumerico, assegnato ad ogni allevamento dall’azienda sanitaria locale al fine di garantirne la rintracciabilità in Italia e in Europa, composto da 11 caratteri. Ad esempio 0 IT 003 MI 018 identifica:

  • metodo di allevamento (0 per allevamento biologico, 1 all’aperto, 2 a terra, 3 in gabbia);
  • nazionalità (“IT” per Italia);
  • comune il codice ISTAT del comune ove è ubicato l’allevamento (composto da 3 cifre, 003 nell'esempio);
  • provincia (MI nell’esempio);
  • allevamento (un numero progressivo di tre cifre).